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OLFATTOMETRIA

A cosa serve l'olfattometria?

OLFATTOMETRIA

Può succedere, in certi casi, di non percepire gli odori in maniera corretta oppure di non avvertirli proprio. Queste anomalie di funzionamento del naso o del senso dell'olfatto possono derivare da diverse cause, talvolta eventi di poco conto altre volte più serie, per cui varrebbe la pena eseguire degli approfondimenti. Ecco, quindi, il test dell'olfattometria. 

 

Di cosa si stratta?

 

Il test dell'olfattometria è un test diagnostico che il medico otorinolaringoiatra prescrive quando si trova in presenza di un'alterazione del senso dell'olfatto.

Per eseguire questo test si presentano al paziente sostante odorose di svariata natura. Gli odori che caratterizzano queste sostanze sono standardizzati in maniera da poter fornire informazioni utili e rielaborabili statisticamente, a seconda delle risposte del paziente. Grazie alla rielaborazione statistica delle risposte di quest'ultimo sarà possibile ottenere una valutazione della sua capacità olfattiva. Come intuibile da quanto appena detto, i test olfattometrici sono "soggettivi" cioè necessitano sulla collaborazione del paziente.

 

 

I recettori olfattivi sono localizzati nella volta e sulle pareti laterali delle fosse nasali, da queste zone si dipartono le vie olfattive che raggiungono l'area olfattoria centrale, posizionata nell'encefalo.

 Le anomalie della funzionalità olfattiva possono essere di tipo qualitativo oppure di tipo quantitativo.

Per quanto riguarda le anomalie di tipo qualitativo, le più diffuse sono la parosmia e la cacosmia.

Nella situazione della parosmia il paziente avverte odori diversi da quello somministrato. Le cause possono essere diverse, come influenza, gravidanza, diabete, traumi cranici o tumori encefalici.

Nel caso della cacosmia, invece, il paziente riferisce sempre di percepire un odore sgradevole. Questa situazione è dovuta all'inalazione di sostanze tossiche, sinusiti croniche, corpi estranei nel naso, patologie gastriche o epatiche, bronchiti.

 

Per quanto riguarda la anomalie olfattive di tipo quantitativo, esistono le iperosmie, le iposmie o le anosmie.

L'iperosmia è un'esagerazione della sensibilità olfattiva causata da situazioni tipo gravidanza, menopausa, malattie del sistema nervoso centrale o ipertiroidismo. Un paziente affetto da iperosmia potrebbe essere affetto da mal di testa o mal di stomaco.

L'iposmia (diminuzione parziale della capacità uditiva) o l'anosmia ( perdita totale dell'olfatto) possono essere transitorie o permanenti e derivano da diverse cause: acquisite (traumi, inalazione di sostanze tossiche, infezioni, traumi) o ti tipo ereditario.

 

Il test dell'olfattometria serve per identificare ogni possibile carenza del sistema olfattivo, sia in senso qualitativo che in senso quantitativo. Non è possibile, attraverso questi test, individuare l'eventuale distretto lesionato, ma è importantissimo come test di screening e come prima valutazione da accompagnare ad ulteriori test come fibroscopia nasale, rinoscopia ed, eventualmente, la gustometria.

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