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Aiutare un ipoacusico

Il percorso verso l’apparecchio acustico

Data: 06/09/2021
Aiutare un ipoacusico

L’ipoacusia non riguarda solo chi ne soffre ma anche tutti gli amici e i familiari che gli stanno intorno. L’ipoacusico impiegherà, secondo le statistiche, circa sette anni a rendersi conto del suo problema e a prendere provvedimenti. Le persone a lui care sperimenteranno crescenti difficoltà di comunicazione, rapporti personali sempre più tesi e tristi sensazioni dovute all’isolamento in cui il caro sordo si ritirerà progressivamente.

I problemi di udito non risolti tenderanno a diventare più gravi, influenzando sempre di più la qualità della vita di un gran numero di persone: la sola cosa giusta da fare è aiutare il debole di udito a prendere coscienza della sua situazione facendogli capire i grandi vantaggi che deriveranno da un percorso riabilitativo.

Il compito di convincere qualcuno a cercare aiuto da uno specialista è molto difficile: molto spesso il modo che abbiamo di porci nei confronti dell’ipoacusico e la maniera di affrontare l’argomento sono terribilmente controproducenti.

la soluzione

Quali sono i passi per aiutare una persona affetta da sordità?

Anche se pieni di buona fede, i nostri sforzi nel farci capire ripetendo e traducendo ciò che viene detto dagli altri faranno sì che la persona cara imputi sempre il problema alle scarse abilità comunicative altrui. In questo modo chi è affetto da ipoacusia non realizzerà mai l’importanza dei suoi problemi uditivi e non sarà mai in grado di prendere in mano la situazione per recuperare il contatto con il mondo esterno.

I piccoli passi da intraprendere per portare l’ipoacusico sulla strada della consapevolezza non devono essere fatti in maniera assillante perché chi intraprende il percorso riabilitativo dell’udito deve farlo in piena autonomia avvertendo i benefici di una scelta simile. Si può iniziare parlando apertamente con la persona dei problemi di udito, senza però accusarla di essere sorda: non è colpa sua se soffre di tale patologia, ella ha bisogno di sostegno non di sentirsi costretta a scelte impegnative!

Può essere utile far notare all’ipoacusico, con tatto e delicatezza, tutte le volte che è necessario che gli altri ripetano o “traducano” quello che dicono in modo che egli capisca. Si può consigliare all’interessato di  informarsi su internet su queste tematiche, di eseguire qualcuno dei test presenti on-line oppure offrirsi di accompagnarlo personalmente a una visita specialistica. E’ molto importante lasciare impresso il messaggio che non si ha nulla da perdere ma moltissimo da guadagnare nel tornare a sentire bene avvalendosi dell’aiuto degli esperti.

Diversamente da quanto accade per la vista, i problemi di udito non sono molto considerati dalla società. Purtroppo chi si trova a dover rimediare al suo problema si trova prima di tutto ad affrontare la paura di essere preso di mira dagli sberleffi altrui e di essere vittima di stereotipi e facili ironie. L’ignoranza dell’opinione pubblica,purtroppo, ha anche contribuito alla diffusione di falsi miti. Di seguito ne sfateremo alcuni.

 

I dubbi di un ipoacusico riguardo  agli apparecchi acustici 

  • Se soffrissi di ipoacusia il mio medico di base lo avrebbe scoperto. La realtà è ben diversa: meno del 20% dei medici di base esegue esami dell’udito durante le visite di controllo. Se l’iniziativa non parte dal paziente stesso è molto difficile che questo problema venga a galla.

  • Se poi dovrò mettere l’apparecchio si capirà che sono sordo e sembrerò vecchio. Gli apparecchi acustici, oggi, hanno un design piccolo ed elegante e sono dotati di tecnologie non ipotizzabili anche solo dieci anni fa. Sicuramente evidenziano la difficoltà uditiva molto meno che non le continue richieste di ripetere o le risposte non appropriate durante le conversazioni.

  • Non sentirci bene non è un problema grosso. Numerose ricerche dimostrano che le sordità non trattata aumenta di gran lunga il peggioramento della qualità della vita in termini di stress, depressione e isolamento sociale. Non bisogna dimenticare, poi, la maggiore esposizione ai rischi per la propria sicurezza personale e l’accelerazione della degenerazione cognitiva.

Per ulteriori consigli su come offrire sostegno e aiutare un ipoacusico rivolgetevi a un audioprotesista!

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