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Cosa sentono i cani?

Come funziona l’udito del nostro amico a quattro zampe

Data: 25/02/2021
Cosa sentono i cani?

“Ma che gli prende? Ah, è tornato il papà!”

Se ne sentono tante su di loro. Alcuni sostengono che abbiano il sesto senso per riconoscere il rumore dei passi del padrone tra milioni di suoni, altri pensano che vedano i fantasmi, qualcuno che prevedano i temporali. Davvero i nostri animali domestici possiedono poteri soprannaturali? E cosa sentono i cani veramente?

 

Perchè l’udito canino è più acuto del nostro?

Il mistero non sarà mai svelato del tutto ma osservando il comportamento dei cani da un punto di vista fisiologico ci si accorge che una dote incredibile, seppur non magica, ce l’hanno: l’udito!

Che l’udito canino sia più acuto del nostro è risaputo, ma come funziona esattamente? Cosa lo rende così perfetto?

Innanzi tutto la forma: la morfologia della pinna auricolare dei cani è variabilissima; pensiamo alla differenza che c’è tra le orecchie di un Cocker Spaniel e quelle di un Bulldog. Sembrerebbe dimostrato che più il padiglione auricolare sia ampio più contribuisca all’amplificazione e alla localizzazione dei suoni. Le orecchie dei cani consistono in una struttura cartilaginea ricoperta da muscoli e cute. I muscoli consentono di orientare le pinne auricolari al fine di localizzare più facilmente la provenienza dei suoni.

Il loro condotto uditivo, a differenza del nostro che resta sempre sullo stesso piano, è a forma di L: il tratto verticale comunica con l’esterno, il tratto orizzontale è connesso al timpano.

 

Quali suoni sentono i cani?

Le qualità sbalorditive dell’udito dei cani sono da attribuire al loro orecchio interno: nelle cellule cigliate contenute nella coclea si cela il segreto della perfezione. Queste cellule sono così specializzate e sensibili da permettere agli animali di percepire gli ultrasuoni con frequenze fino a 40mila Hertz, contro il massimo di 20mila percepibile dagli esseri umani.

Un rumore che per noi risultasse a malapena udibile a 4 metri di distanza, risulterebbe chiaro e nitido per un cane che si trovasse a 25 metri dalla stessa sorgente.

Oltre alle insuperabili caratteristiche dell’apparato uditivo i cani possono contare su un cervello specializzato per la maggior parte nel riconoscimento degli stimoli sensoriali.

Ecco spiegata, in parte, la magia del migliore amico dell’uomo!  Questo è il motivo per cui il nostro cagnone pisolante si sveglia di soprassalto e corre festoso verso la porta molto prima che qualunque essere umano abbia capito cosa stia succedendo: l’animale è in grado di riconoscere il particolare suono dei nostri passi o quello del motore della nostra auto tra mille altri rumori molto più intensi.

Il loro comportamento è influenzato da un universo a noi sconosciuto ma non per questo soprannaturale. Se si agitano all’improvviso o abbaiano “a caso” non vuol dire che sono stati visitati da uno spettro, ma che semplicemente hanno ricevuto informazioni sonore da cui noi resteremo esclusi. 

Lo stesso vale per i temporali: i pelosi quadrupedi inizieranno a sentire i tuoni da molto prima che a noi sopraggiunga il sospetto che stia per piovere.

Anche i cani posso perdere l’udito, soprattutto per anzianità. Pare che i Dalmata siano i più soggetti a ipoacusie ereditarie mentre i Terrier, a causa del folto pelo nelle orecchie, incorrano più spesso nella formazione di tappi di cerume.

La qualità della vita di un cane sordo può facilmente essere mantenuta a un buon livello: bisogna adottare l’accortezza di tenerlo al guinzaglio mentre si passeggia per strada e insegnarli a capire i segnali manuali, esistono già esperti istruttori specializzati per queste evenienze.

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