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Come scegliere un apparecchio acustico

Selezionare fra vari tipi di apparecchio acustico in base alle esigenze uditive

Data: 06/09/2021
Come scegliere un apparecchio acustico

La scelta del proprio apparecchio acustico deve essere ben oculata e frutto di attente analisi, sia per quanto riguarda l’entità della patologia da trattare sia nei confronti degli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere. Al momento di valutare quale modello adottare dovreste staccarvi dall’idea di “cosa fa questo apparecchio acustico rispetto a quell’altro” bensì considerare “cosa vorrei poter fare, io, grazie ai miei apparecchi acustici? Quali sono i disagi che vorrei eliminare? In quali situazioni di ascolto vorrei trovarmi a mio completo agio, dimenticandomi sia dell’esistenza degli apparecchi che del problema di udito?”

Noi sentiamo con le orecchie, ma capiamo col cervello. Gli apparecchi acustici ci permettono di percepire i suoni che ci circondano, selezionandoli e pulendoli da tutti i rumori che non servono, ma è il nostro cervello che poi deve assimilarli e dargli un significato affinché noi possiamo capire cosa dicono le altre persone.

Ecco che allora, oltre a munirci di apparecchi acustici all’altezza delle nostre esigenze, diventa di vitale importanza affidarsi a un professionista competente che ci guidi passo passo e che ci permetta di risolvere una volta per tutte i problemi legati all’ipoacusia.

 

Come scegliere l’apparecchio acustico in base alla perdita uditiva? 

A seconda dell’entità della perdita e delle particolari esigenze di ogni specifico paziente, è possibile selezionare lo strumento che abbia le caratteristiche adeguate quali forma, dimensione, potenza e qualità sonora. 

Tra dispositivi diversi è possibile che vi siano sostanziali differenze nella qualità di riproduzione sonora e  nella comprensione del parlato, nelle varie situazioni di rumore ambientale: tanto maggiore è la qualità della protesi acustica tanto più nitida sarà l’immagine sonora riprodotta. Tutto questo è possibile grazie a funzioni quali la regolazione automatica del volume, la gestione del rumore e la soppressione del feedback.

la soluzione

Come funziona un appaecchio acustico?

Sebbene esista un vastissimo universo di modelli differenti di apparecchi acustici, dalle forme e dalle prestazioni differenti, il principio di funzionamento generale può essere riassunto così:

  • i suoni presenti nell’ambiente raggiungono i microfoni dell’apparecchio, 

  • i microfoni convertono le onde sonore in segnali elettrici, 

  • i segnali elettrici vengono analizzati ed elaborati da un microprocessore, amplificati ed inviati verso l’uscita,

  • a questo punto un altoparlante, posizionato nel canale uditivo, riceve questi impulsi e li riconverte in onde sonore.

 

Altre novità sugli apparecchi acustici

Da poco sono disponibili dei nuovi modelli che dispongono della tecnologia chiamata T2 Audiologico, la quale permette al tecnico audioprotesista di regolare gli apparecchi acustici dell’utente a distanza, non importa se quest’ultimo si trovi al mare in vacanza o in un’altra città per lavoro. In questa maniera è possibile fissare un appuntamento telefonico col proprio audioprotesista e regolare l’attività degli apparecchi a qualsiasi distanza, aumentando o diminuendo il volume, oppure modificando l’equalizzatore della riproduzione sonora.

Lo scopo finale di questa innovazione è quella di garantire la serenità totale dell’utilizzatore degli apparecchi acustici. Non importa quanto lontano siate né per quanto tempo: il vostro centro acustico sarà sempre al vostro fianco!

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